Sabato 29 marzo 2025, dalle 9:30 alle 12:00, si è tenuta l’8ª Assemblea Generale a Bascharage (L). Di seguito il resoconto delle attività e degli aiuti forniti dall’associazione nel corso del 2024, nonché i progetti che essa intende realizzare in futuro.
1. Apertura della seduta da parte del presidente
Il presidente dell’associazione Ad Pacem servandam dà il benvenuto a tutti i membri presenti, ai membri contribuenti e ai membri del comitato. Il segretario Renaud Cecconi è assente perché sabato doveva lavorare in farmacia e non è riuscito a liberarsi.
Il presidente presenta l’ordine del giorno: apertura della seduta, relazione sulle attività 2024, relazione finanziaria 2024, relazione del revisore dei conti e bilancio preventivo per il 2025, con un punto “Varie” alla fine.
Il presidente si propone come presidente della seduta e propone Christian Welter come segretario. Tutti sono d’accordo.
All’inizio della seduta, il presidente osserva che negli ultimi dodici mesi il valore della giustizia internazionale si è deteriorato. Il Tribunale internazionale non riesce a farsi sentire né a citare in giudizio i responsabili delle guerre in corso, in particolare quella della Russia contro l’Ucraina. La pace è oggetto di mercanteggiamenti e la giustizia contro i responsabili di queste guerre non viene applicata. In ogni caso, non si nota né nei media né nella realtà.
Gli ideali di giustizia, pace e libertà che prevalevano dalla fine della seconda guerra mondiale stanno cambiando. Non sono più gli stessi e il loro significato è stato modificato dai politici e dai giornalisti. I discorsi di alcuni responsabili politici stravolgono il significato di pace e giustizia. I valori che provengono dall’economia prendono il sopravvento sui valori e sugli ideali politici di libertà, giustizia e pace. La garanzia della pace è soggetta ad altri criteri che prima non prevalevano. L’importanza dei media nella diffusione delle notizie è enorme. Sui fatti stessi vengono diffuse informazioni contraddittorie. Il popolo si trova diviso tra coloro che credono a ciò che è vero e giusto e coloro che non ci credono. La situazione diventa più difficile quando la verità non è chiara da comprendere. I media e i social network decidono ciò che la gente deve o può pensare.
Dopo questa introduzione, la vicepresidente Natalya Pantaleoni ha detto alcune parole sul compianto Oleksij Savkevich.Sabato 15 marzo abbiamo ricevuto la notizia della sua morte al fronte. Nataly ha conosciuto Oleksij quando era studente di scienze politiche all’Università di Donetsk negli anni Novanta. Quando i russi hanno occupato la città nel 2015, si è rifugiato con la sua famiglia ad Avdijwka, dove ha organizzato per diversi anni un Festival della cultura ucraina per i giovani. Per sostenere questo Festival, la nostra associazione lo aveva invitato nel 2019 in Lussemburgo, permettendogli di testimoniare l’aggressione russa. Con il ricavato di un concerto di beneficenza, avevamo acquistato gli strumenti musicali per un gruppo di musicisti di cui era uno dei responsabili.
La vicepresidente ricorda che ogni giorno molti giovani soldati ucraini muoiono al fronte. È solo sapendo della morte del nostro amico Oleksij che possiamo provare il profondo dolore delle famiglie ucraine che perdono uno dei loro cari al fronte.
È stato osservato un minuto di silenzio in memoria di Oleksij Savkevich.
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